IL CONCETTO DI RESA AUMENTA L’AUTOSTIMA
IL CAMBIAMENTO E’ UN METTERE IN GIOCO LE RISORSE CHE TUTTI HANNO E CHE FINO A QUEL MOMENTO NON SONO STATE ESPRESSE, E’ UN PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SI INNESCA UN’ATTESA POSITIVA PER IL CAMBIAMENTOCOME AUMENTARE L’AUTOSTIMA
Quando una persona prende coscienza del suo disagio e capisce che può fare qualcosa per uscirne è già sulla buona strada.Nel caso di una persona che percepisce che c’è qualcosa che non va a livello del suo stare bene con se stessa e con gli altri può verificare o farsi aiutare in merito alla sua autostima, se il problema evidenziato può essere quello. L’aumento dell’autostima fa aumentare la fiducia e l’accettazione incondizionata di sé.
TECNICHE
1 Apprezzamento di sé. Cercare tutto quello, anche il poco che riusciamo a vedere di positivo, che c’è in noi e vederne un motivo per svilupparlo.Accettare i complimenti che ci vengono fatti credendo che sono veri e cercare di ricordarli e non rispondere no, ad un complimento fatto.
2 Accettazione di sé. Trasformare il proprio dialogo interno, le idee predominanti, da negative a positive. Soffermarsi sull’aspetto positivo anche delle nostre emozioni senza averne paura.
Accettare i propri errori, tutti sbagliano; le debolezze, i limiti e gli insuccessi. Tutto ciò fa parte della vita di tutti, quindi non solo della propria. Tutti gli esseri umani sono fallibili e quindi degni di rispetto e di stima. Se qualcuno rimarca il nostro errore, il problema non è nostro, ma dell’altro.
Es. La mamma al figlio:”sei sempre il solito disastro”. Questa frase entrerà nella mente del figlio strutturandosi e darà il via al pensiero distorto: “Io sbaglio sempre, non valgo”.
Accettarsi significa anche riconciliarsi con il nostro passato.
3 Affetto sincero verso se stessi. Imparare ad amarsi al di là dei risultati che si hanno mantenendo uno stato di pace cercando di eliminare i pensieri e i sentimenti negativi radicati in noi stessi verso noi stessi. Es.”mi considero non amabile perché non mi piaccio in tutti i sensi, sono una frana, mi va tutto male”.
4 Attenzione ai nostri bisogni. E’ un diritto soddisfare i nostri bisogni senza ledere l’altro. Avendo anche il rispetto verso noi stessi e mantenendo la nostra dignità.
Nessuno ci può dominare. Es. nel caso in cui in una coppia il partner ha un comportamento dominante e castrante nei confronti dell’altro.
Soddisfare i bisogni contribuisce ad avere una salute mentale.
VERIFICA
La verifica serve a mettere in atto un’analisi sulla propria autostima che aiuta a fare il punto della situazione in noi stessi. A volte viviamo un periodo della nostra vita dove ci sentiamo in crisi, non sappiamo dove stiamo andando, ci sentiamo un po’ confusi, non sappiamo cosa vogliamo per stare meglio e capire cosa non va.Il lavoro è suddiviso in più dimensioni che riguarda la nostra vita e serve per provare a capire, approfondire, in quale dimensione ci sentiamo più a disagio.
In pratica dobbiamo rispondere a delle domande rispetto al presente (ora o mesi fa o un anno o due fa) e alla passato di circa dieci anni fa.
Il confronto tra il presente e il passato ci aiuta a capire quali risorse abbiamo messo in atto, in quale ambito ci si è spesi di più o in quale ambito abbiamo ignorato le nostre risorse. Qual è il nodo della persona. Se è meglio lavorare sulla resa, accettazione o sul cambiamento.
Se l’aspetto che voglio cambiare è molto radicato in me, è molto sul profondo, dovrò lavorare sull’accettazione, che non è una rinuncia, ma un guardare la situazione con fluidità e non rigidità aspettando che la situazione evolva.
In sostanza va tutto valutato da persona a persona.
Nella verifica proposta vengono valutati dei passaggi, che devono ancora essere fatti e dove sono i più critici. Se l’aspetto critico è un grosso peso o si cerca di andare nel profondo con una analisi o si lavora sull’accettazione che è un processa da sviluppare, che non vuol dire subire la situazione dolorosa ma, appunto, evolverla.
Un altro aspetto che ha a che fare con l’autostima, è come l’individuo vive la dimensione temporale. Una persona che gode una sana autostima vive il più possibile nel presente in maniera fluida. La dimensione temporale è uno studio della psicologia che analizza come gli individui sono influenzati nel loro vivere, nelle loro decisioni nell’aspetto del passato, futuro e presente.
Per esempio quando pensiamo alla nostra vita, ci accorgiamo che c’è una dimensione che prevale, a volte.
Nelle persone ansiose è stato constatato che il futuro è un motivo di fortissima preoccupazione o proiettano troppo nel passato. Tutto ciò condiziona ogni scelta o decisione da prendere.
Con questo lavoro di verifica, si potrà prendere consapevolezza di come mi sento, vedo ora, rispetto a dieci anni fa. Come mi vedo nel futuro? Questa analisi permette di vedere quanto il passato e il futuro sono condizionanti rispetto al presente, se c’è stata un’evoluzione o un involuzione.
La persona con autostima sana ha la capacità di lasciare da parte mentalmente determinate dimensioni che possono essere le preoccupazioni, i cattivi pensieri, i conflitti, ecc. che deteriorano il benessere mentale e vivere il presente come tempo in cui tutto viene rivisto e filtrato attraverso strumenti nuovi. Per esempio:” Sono preoccupato perché ho già fatto tre colloqui di lavoro e mi sono andati male, vuol dire che non ce la farò mai”.
Con questo atteggiamento distruttivo favorirò i miei pensieri pessimistici irrazionali e inconsciamente farò di tutto per fare andare male i colloqui successivi. L’atteggiamento, la fluidità, la fiducia, sono fondamentali.
Per avere un nutrimento psicologico equilibrato bisogna pensare che il passato non è un fardello che per forza mi devo portare dietro e il futuro non deve condizionarmi favorendo ansia esagerata e stress ingestibile.
LE DIMENSIONI TEMPORALI COME INTERFERISCONO
- Sulle scelte- Sulla motivazione
Es. Se io ho 46 anni e non riesco ancora a parlare con i miei genitori perché ho avuto con loro una pessima infanzia, le mie scelte sono condizionate da questo atteggiamento.
La mia autostima è una dimensione da espandere.
COME UN INDIVIDUO DECIDE DI REAGIRE
Quanto la persona è libera o schiava rispetto ai suoi conflitti, quanto li ha elaborati, quanto sono ancora condizionanti.La situazione in cui l’individuo vive, le decisioni che prende, sono fortemente influenzate dalla prospettiva del passato e dalle aspettative in merito al futuro. Quindi le azioni, il morale, le emozioni rispetto ad una situazione sono dipendenti più dalla prospettiva temporale.
Per esempio. Nel caso di una depressione, l’individuo vede solo il presente come lacerante e invivibile, è predominante come situazione dolorosa. La dimensione del futuro è totalmente assente.
Non tutti nasciamo con la capacità di affrontare passato, presente, futuro. Siccome autostima significa anche avere la capacità di affrontare la realtà in maniera serena, riuscirò a prendere decisioni anche sull’impeto emotivo, essere fiduciosi che comunque accetto il rischio con la consapevolezza di poterlo gestire, sono una persona sicura, che non vuol dire essere fatalisti.
La decisione di chi ha autostima dipende dalla fiducia del presente e dalle proprie percezioni e soprattutto vive la dimensione temporale del presente guardandosi attorno interagendo con gli altri senza farsi perturbare. Per esempio.:Oggi al lavoro mi propongono di cambiare ufficio. Nel passato ho avuto la stessa esperienza e non mi è andata bene perché non andavo d’accordo con un collega. Ma nonostante ciò non mi faccio influenzare dell’esperienza negativa del passato, non ho paura.
Quindi mi guarderò un po’ attorno, osserverò la mia collega con la quale andrò a lavorare e fiduciosamente decido liberamente di cambiare ufficio, mi fido della mia sensazione fiduciosa e ottimista”. Quindi sul presente immediato, sulla mia sensazione.
Se invece la mia decisione è influenzata dal passato posso pensare che quella volta che ho cambiato ufficio mi era andata male, per cui decido di cambiare in base all’esperienza negativa del passato, quindi con la paura di cambiare, senza fiducia e ottimismo per la nuova esperienza.
IL PRESENTE E’ PIU’ SULLE SENSAZIONI E PERCEZIONI
IL PASSATO E IL FUTURO SULLE VALUTAZIONI
IL PASSATO SI PUO’ RIELABORARE FACENDO EMERGERE UNA DIMENSIONE POSITIVA
E’ importante nella rielaborazione assumere un atteggiamento adattivo. Anche se si lavora su se stessi sul problema, una parte di dolore rimane con i ricordi, però chi ha una dimensione temporale sul presente è poco orientato sul passato negativo essendo più focalizzato sul passato positivo.La dimensione del futuro deve essere sufficientemente pressante e presente, cioè ci deve essere, comunque un po’ di ansia come stimolo per prendere decisioni giuste. Altrimenti si ha la dimensione psicologica del futuro che non esiste perché c’è solo la morte del presente.
Il piacere del presente fornisce l’energia per andare avanti. Noi siamo un serbatoio e dobbiamo riempirlo costantemente di cose buone, bisogni espressi, piccole soddisfazioni come per esempio anche qualche coccola: colazione al bar, trovarmi con un’amica, andare in pizzeria..ecc.
Tutto ciò, anche nel piccolo aiuta a mantenere una sana autostima, perché mi piaccio, perché cerco di soddisfarmi, naturalmente senza ledere l’altro.
Ogni decisione temporale in eccesso è altamente improduttiva, cioè vivere solo nel presente, nel passato o nel futuro,non va bene.
Per esempio: l’alcolista vive esclusivamente nel suo presente distorto non preoccupandosi del futuro che potrà peggiorare sempre di più, perché non calcola le conseguenze.
CONCLUDENDO:
la verifica mi aiuta a capire QUAL’E’ LA MIA DIMENZIONE TEMPORALE OGGI?Cosa predomina?
PASSATO
FUTURO
PRESENTE ??????????????????????????????
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